Un piccolo saluto di Natale molto personale

Con grande piacere vi mandiamo questo saluto di Natale molto personale: per tradizione Hannes regala ogni anno alla nostra famiglia una favola natalizia che scrive personalmente. Quest’anno la vorremo condividere anche con voi. Questa favola tiene conto del periodo che stiamo vivendo e che molto probabilmente  ci obbligherà a festeggiare un Natale diverso da come lo abbiamo sempre fatto…. Ma questa storia vuole anche dare forza e mostrare che arriveranno tempi migliori!

LA BAMBOLA

Storia di Natale di HANNES ROTTENSTEINER

 Ho scoperto solo molto più tardi la magia di quel Natale. A quell’epoca c’era questa pubblicità in TV, tutto il giorno, su una bambola che diceva “Ciao mamma” quando le si premeva sulla pancia. E, naturalmente, tutte le bambine di allora volevano quella bambola speciale.

L’unico problema era che papà aveva perso il lavoro, i soldi non bastavano mai e il solo pensiero del Natale gli faceva venire il mal di testa. Così, quel Natale, abbiamo potuto permetterci solo l’ultimo albero di Natale che nessuno voleva, perché era storto e aveva troppo pochi rami. A cena non avevamo l’oca di Natale, ma avevamo il pollo. E naturalmente non c’era nessuna bambola che diceva “Ciao mamma!”.

E così, la Vigilia di Natale, ci siamo trovati di fronte al nostro albero di Natale storto e spelacchiato. Le candele dell’anno precedente erano accese e riempivano la stanza con la loro luce calda. Il profumo del pollo usciva dalla cucina – siamo onesti, quale bambino preferisce l’oca al pollo? – e poi si è passati ai regali. Raramente ho visto i miei genitori così eccitati mentre lentamente scartavo il mio regalo. Era una bambola: ma non una che si possa comprare in un negozio.

Era una bambola fatta in casa, con capelli biondi, occhi dipinti di blu, occhiali di filo metallico e un vestito fatto con la stoffa di un vestito che avevo strappato d’estate, mentre giocavo. Era una bambola che mi somigliava molto! Ho abbracciato forte i miei genitori, così felice di avere la mia bambola, unica e inimitabile!

Ho ancora questa bambola, e mia figlia ci gioca sempre, anche se ha una nuova testa, nuovi occhiali e i capelli hanno dovuto essere sostituiti. Mi ricorda sempre quel Natale, così speciale, così particolare, perché così caldo.

Il Natale non deve per forza essere meglio di altri giorni. Il Natale non deve essere perfetto. Il Natale deve essere solo e semplicemente – Natale. E, siamo onesti: quale bambino si preoccupa di quanti rami ha un albero di Natale?

Vi mandiamo i nostri più calorosi auguri per un Buon Natale pieno di speranza e fiducia.


Con affetto Judith & Hannes Rottensteiner